Trattare la diversità è molto rischioso. Mi sono accorta che liberarsi dal retaggio sociale diviene quasi impossibile. Provate a chiudere gli occhi e a pensare a cosa è per voi diverso.
Diverso è... chi parla una lingua diversa dalla mia, chi è un genio matematico, chi ha un modo di vivere diverso dal mio, chi è maschio. A voi, cosa viene in mente?
Mi sono resa conto che è diverso tutto quello che io non sono e dunque per definire il concetto, bisogna sempre ricorrere a un parametro standard, che in questo caso era la mia persona, ma in altre situazioni, possono diventare concezioni sociali.
Quello che è certo è che la diversità spaventa, se non la si conosce. Una volta venuti a contatto e a aver compreso quello che appariva tanto strano, diviene tutto più familiare, talvolta si riconoscono dei punti in comune e si rifonda tutto il nostro modo di vedere le cose.
Cosa possiamo fare con i bambini al nido per renderli curiosi, aperti e esploratori di tutto ciò che non conoscono?
Un anno, ho progettato con le mie colleghe un percorso d'esperienza sui contrari. L'obiettivo non era il riconoscimento delle somiglianze e delle disuguaglianze, ma era la sensazione stessa, l'abituarsi alla moltitudine di suoni, colori, profumi, gusti e percezioni.
Il primo canale per apprendere infatti è il corpo e la sua sensorialità.
Ecco che il freddo e il caldo, ad esempio, si possono sperimentare bevendo acqua ghiacciata e tè caldo, si può giocare con il rubinetto del bagno modulando il calore dell'acqua, si può usare un phon per simulare vento più o meno fresco.
Il ruvido e il liscio si possono comprendere toccando stoffe o carte, si può organizzare un percorso tattile su cui camminare, si possono preparare vasche da immersione. Molto simili anche il morbido e il duro, con i quali si può lavorare anche utilizzando pasta di sale, nella quale introdurre elementi naturali duri (come pietre o legnetti).
E così ancora per il buio e la luce (associabili al bianco e nero), con cui si possono realizzare attività teatrali, grafico pittoriche, motricità. Allo stesso modo anche con il piano e il forte, si possono creare situazioni in cui il movimento si sposa con la musica o la voce aumenta o diminuisce di tono.
Un'altra coppia interessante può essere il dentro e il fuori: oltre ai classici barattoli in cui i bambini infilano bastoncini o palline per poi ricominciare da capo, si possono anche sperimentare attraverso gli ambienti, prevedendo spazi raccolti e nascosti in cui fare attività tranquille e spazi comuni in cui giocare autonomamente; si possono contrapporre attività in giardino e in stanza.
Le opportunità sono davvero tante e le proposte di percorsi non finirebbero mai.
Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l’occasione per comprendere.
(Pablo Picasso)