Siamo agli sgoccioli di un altro anno educativo e come sempre, si intrecciano ansie per quello che ci aspetterà a settembre, bilanci dei mesi passati, tristezza per i bambini che si perderanno (passaggi alla scuola infanzia o cambi di sezione).
Si pensa a cosa si poteva fare di meglio: organizzare in maniera più puntuale quel progetto o adottare una strategia diversa con quel bambino...
Ogni anno ci si porta a casa tanta di quella energia, tanta di quella gioia: il nostro nome è una delle prime paroline dei bambini, li abbiamo visti fare i primi passi, li abbiamo visti usare il cucchiaio da soli.
Li abbiamo visti crescere: un privilegio dato a pochi!
Ogni anno verso qualche lacrimuccia per quei bimbi che andranno alla Scuola dei Grandi e mi chiedo se si troveranno bene, se incontreranno maestre alla loro altezza... in cuor mio, so che andrà tutto alla grande, ma sono le naturali preoccupazioni rivolte alle persone a cui siamo affezionate. Per quanta professionalità possa mantenere, un pezzetto di cuore questi bambini me lo hanno rubato e continueranno a farlo quelli del prossimo anno e di quello ancora dopo e di quello ancora dopo.....
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