Ieri si commemorava il 41° della L. 1044, istitutiva degli asili nido. E'una norma rivoluzionaria, che cerca di venire incontro alle esigenze delle madri lavoratrici, ma è pur sempre di stampo assistenzialistico. Il nido è definito come "servizio sociale di interesse pubblico".
Tanto è stato fatto da quella data e tanto, a mio parere, distrutto.
Il potenziale educativo dei nidi è stato sviscerato e asili italiani sono ad esempio nel mondo per le loro metodologie didattiche tese ad incrementare l'autonomia del bambino: penso a Reggio Emilia e a San Miniato, due eccellenze nostrane.
Ma siamo sicuri che la situazione sia ancora in fase di progresso?
Lavorandoci tutti i giorni, vedo l'urgente insorgenza di problematiche nuove, che tante volte non siamo pronti a sostenere e il nido viene ancora schiacciato al mero assistenzialismo.
Accogliere culture altre significa poter contare su sostegni talvolta inesistenti. La gestione comunale sembra sempre più inadeguata e il "mercato" dei nidi viene cavalcato dai cosiddetti "parcheggi per bambini" (la traduzione inglese non ne modifica il senso). Non si investe più sull'infanzia ed è una grave rinuncia per il futuro dei bambini di oggi.
Buon compleanno, Asilo Nido: con l'augurio che tornerai a essere un'eccellenza per i nostri figli.
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