lunedì 24 febbraio 2014

Il sonno al nido

Le routines al nido sono molto importanti,sono quella sorta di impalcatura sopra cui si costruisce tutto il resto. E’ importante però sottolineare l’importanza della relazione adulto-bambino per non rischiare di sfociare in pratiche abitudinarie che accentuano una immagine del bambino che deve essere pulito,nutrito e messo a letto rischiando di dimenticare la relazione affettiva. 

Il riposo è una delle routine più importanti al nido. Un buon riposo è un indicatore positivo dell’efficacia del nostro agire educativo e dell’effettivo benessere del bambino al nido. Far addormentare i bambini non è scontato e richiede fiducia che permette di passare da una fase di veglia ad una di sonno in maniera facile. 

La familiarità e la prevedibilità sono importanti per la formazione della fiducia, i lettini devono essere sempre allo stesso posto e le educatrici che accompagnano i bambini al momento del sonno dovrebbero essere le educatrici di riferimento. “E’ logico supporre che questa fiducia sia più facilmente sviluppabile in asili nido basati sul sistema dell’educatrice di riferimento” (Goldschimed & Jackson 1996). 

Le educatrici devono porre attenzione ai segnali inviati dai bambini e provvedere subito al loro bisogno di dormire. Tra i segnali che indicano quando i bambini hanno sonno abbiamo: occhi che si chiudono, sbadigli, sfregamento d’occhi, rallentamento corporeo, il bambino sembra addormentarsi dove è. E’ consigliabile fin da piccoli che le educatrici facilitino la creazione di un rituale pre-sonno rispettandolo nel tempo. Sono necessari pazienza, messaggi chiari e gentili e l’utilizzo di più tecniche per far addormentare tutti.

Alcuni consigli per favorire il riposo:
  • far dormire i bambini sempre nello stesso posto e nella stessa culla/lettino. Ciò permette al bambino di sviluppare un senso di appartenenza e di prevedibilità rispetto agli spazi della routine.
  • creare una atmosfera rilassata, accompagnandoli e verbalizzando ciò che si sta facendo

  • favorire il rilassamento anche tramite l’uso di musiche lente e rilassanti.
  • permettere al bambino di addormentarsi con un oggetto portato da casa come ad esempio un peluche.
  • mettere a letto i bambini ad un orario costante prevedendo comunque tempi di addormentamento differenti da bambino a bambino.
  • prevedere dopo la routine del pasto almeno una mezz’ora di gioco libero per provvedere alla routine del cambio del pannolino prima dei rituali che accompagnano la messa a letto.

Foto di Alon Banks
Spesso le educatrici si trovano ad affrontare bambini che non affrontano in modo del tutto sereno la messa a letto e questo può dipendere dalla differenza di temperamento di ogni bambino. Le educatrici sanno che tutti i bambini devono essere messi a nanna quando sono stanchi, anche se protestano. In questo caso si possono provare diversi sistemi fino a trovare quello giusto evitando però di lasciare piangere i bambini ma rassicurandoli e dedicando loro rassicurazione e contatto fisico senza desistere dal metterli a nanna. 

Nel caso di bambini che manifestano resistenza durante la routine della nanna le educatrici devono distinguere tra il bambino che ha bisogno di dormire e quello che non ha bisogno di dormire. Se il bambino è particolarmente agitato probabilmente oppone resistenza al sonno anche se ne ha bisogno. In questo caso le educatrici devono ricercarne il motivo insistendo al contempo che stia a letto con un atteggiamento calmo e fermo in modo da tranquillizzare il bambino.

Il riposo è una delle attività più importanti negli asili nido e l’attenzione che le educatrici pongono a questo momento porta molti benefici per i bambini. Va però ricordato che alla base di tutto c’è sempre una forte interazione che bisogna sempre avere con le famiglie per comprendere i vissuti del bambino e per far comprendere alle famiglie stesse l’importanza di certi rituali anche tra le mura domestiche. Un bambino che anche a casa vive sempre il medesimo rituale si sente rassicurato e rinforzato trovando nel tempo la serenità necessaria.

di Chiara Maria Candiani

6 commenti:

  1. Sarei curiosa di chiedere a chi legga questo post e lavori in un nido: ma quando si svegliano i bimbi li lasciate andare a giocare oppure li obbligate a stare giù? Nei nidi dove sono stata spesso li chiedevano di stare giù per più di mezz'ora anche se erano svegli perché così non davano fastidio alle educatrici... se fosse mio figlio sarei proprio arrabbiata con le maestre. Il bimbo si è già riposato e approfitterà di più il tempo giocando che stando 45 minuti con gli occhi spalancati a letto. Voi cosa fate nei vostri nidi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Naila! Segnalo il tuo commento anche a Chiara, che ha scritto il post così può risponderti anche lei. Allora, per quanto mi riguarda, in tutti i nidi che ho lavorato l'unica regola è stata la flessibilità. Se i bimbi si svegliano poco dopo essersi addormentarti, si prova a ri-ninnarli; altrimenti, se manca poco alla merenda, possono anche alzarsi. C'è chi si sveglia presto e sta nel letto comunque a crogiolarsi un po'. L'educatore rimane in stanza o comunque nelle vicinanze...quindi anche se il bimbo si alza, il "carico di lavoro" rimarrebbe lo stesso. Purtroppo ho trovato tanti problemi nel caso in cui si eccedesse in personalizzazione: se un bimbo dorme poco o non dorme affatto, rimanda il sonno all'orario della merenda, quando magari la compresenza di educatori non è garantita e si riesce male a concederli l'attenzione dovuta. Il segreto sta, a mio parere, ad investire molta pazienza all'inizio dell'anno, quando tutti si devono abituare al sonno al nido: orari diversi, rituali diversi, letti diversi. Ecco...superato quello scoglio, tutto diventerà molto naturale.

      Elimina
  2. Beh, per quanto riguarda a me con i bimbi del nido non ci sono tanti problemi perché dormono, però quest'anno abbiamo anche dei bambini di materna, quindi si parla di 3 -4 anni e giustamente i più grandicelli non riescono a dormire per più di un'ora... giustamente hanno 4 anni. Forse mi manca ancora un po' di esperienza per capire la dinamica dei nidi.

    RispondiElimina
  3. Ciao Naila,nel nido dove lavoro io non si obbligano i bimbi a rimanere nel letto,magari si cerca di far riaddormentare quei bimbi che capiamo ancora bisognosi di sonno.Mi trovo perfettamente concordante con ciò che ha detto Valentina,le buone abitudini inserite ad inizio anno sono la strategia vincente,tanta fatica che poi ripaga nei mesi successivi.Per quanto riguarda i bimbi più grandi è normale che perdano un po' il sonno e che la loro esigenza è un semplice riposo di un oretta.
    Chiara

    RispondiElimina
  4. Lavoro da anni nei nidi non si devono far stare giù i bambini perche intralciano..
    Io li faccio rimanere al caldo con me presente al fine di farli rilassare. Quando iniziano a svegliarsi totalmente con una sorta di trenino li porto fuori dalla stanza ninna ed aspettiamo che il resto dei compagni si svegliano leggendo insieme un libro o facendo disegni.
    Poi tutti insieme si fa merenda

    RispondiElimina
  5. Lavoro da anni nei nidi non si devono far stare giù i bambini perche intralciano..
    Io li faccio rimanere al caldo con me presente al fine di farli rilassare. Quando iniziano a svegliarsi totalmente con una sorta di trenino li porto fuori dalla stanza ninna ed aspettiamo che il resto dei compagni si svegliano leggendo insieme un libro o facendo disegni.
    Poi tutti insieme si fa merenda

    RispondiElimina