venerdì 27 luglio 2018

Educhiamo con i libri: Chi trova un pinguino

Da quando ho saputo di essere rimasta incinta, ho aspettato mio figlio comprandogli ogni mese un libro diverso. Tornati a casa dall'ospedale, ho iniziato a leggergli e non abbiamo più smesso.

Non è terminato nemmeno l'acquisto mensile di libri e ormai il mio Tex ha una piccola biblioteca di tutto rispetto. Ho deciso quindi di scrivervi il perché delle mie scelte, recensendo alcuni dei miei testi preferiti per l'infanzia.

Il primo è Chi trova un pinguino...  di Oliver Jeffers (ZooLibri). Un bimbo incontra casualmente un pinguino smarrito e cerca in tutti i modi di farlo tornare da dove era venuto, fino arrivare al Polo Sud.

Il bambino credeva che il pinguino stesse male lontano da casa, ma solo alla fine capiscono che la vera casa sta nello stare insieme.

Ho sempre trovato dolcissimo questo messaggio di amicizia incondizionata, ma solo ora capisco la forza dell'amore, che a volte porta a fare fare fare per l'altro, quando conta solo stargli vicino. 

mercoledì 18 luglio 2018

Vivo Montessori, intervista ad Anna

Ho conosciuto per caso il sito Vivo Montessori, nel quale si possono acquistare materiali Montessori aderenti al metodo e giochi educativi di ispirazione montessoriana, ma soprattutto imparare ad utilizzarlo a scopo didattico con bimbi di ogni età.

La fondatrice è Anna Pagnotta, che con passione cura anche la pagina Facebook, sempre aggiornata e piena di spunti interessanti per educatori, insegnanti e mamme interessate a questa metodologia.

Ho deciso di intervistarla, dopo aver letto la sua bio sul sito... ma lascio che sia lei a presentarsi.

L'idea del sito ti è venuta in seguito alla tua maternità: in cosa applicavi il metodo Montessori con tuo figlio?

Non appena ho saputo di aspettare un figlio tutto è cambiato, ho sentito fin da subito la necessità di offrire il meglio al mio bambino soprattutto in termini di educazione ho iniziato a leggere libri, informarmi e l’interesse verso il Metodo Montessori si è fatto sempre più spazio dentro di me.

Più entravo in questo mondo e più me ne innamoravo! Mi sono iscritta al corso per Educatrice Montessori 0-3 e ho aperto il sito www.vivomontessori.com avviando così l’attività di vendita online di materiali Montessori e giochi educativi. Nel frattempo provavo, nel mio piccolo, ad applicare il metodo Montessori anche a casa con mio figlio.

All’inizio non è stato semplice, non esiste una “ricetta” da seguire, poi, piano piano, seguendo il corso, leggendo molto ed approfondendo tante tematiche relative al metodo, ho iniziato a “vedere più chiaro”. Il primo passo è fare un grande lavoro su sè stessi: spogliarsi di tutti i preconcetti che ci sono stati tramandati sui bambini. Il metodo ti mostra come avere uno sguardo diverso verso i figli, si impara ad osservarli, a comprendere i loro bisogni più intimi di crescita e di sviluppo, e, grazie a questo impegno quotidiano, si impara ad agire.

Tenere un approccio montessoriano in famiglia significa dare fiducia al bambino, rispettarlo, favorire l’indipendenza e l’autonomia e offrire un ambiente adatto che risponda a tutto questo. L’ambiente è fondamentale, permette al bambino di trovare intorno a sé la risposta ai propri bisogni: ho cercato quindi di modificare gli spazi domestici con piccoli accorgimenti per renderli più adatti a mio figlio.

Alcuni esempi possono essere: scaffali con ripiani bassi, con giochi e materiali posizionati in modo ordinato, tavolo e sedia a misura, una piccola panca e un gancio basso nell’ingresso per appendere la giacca favorendo così autonomia durante l’entrata e l’uscita da casa oppure il celebre “lettino montessoriano”, un letto basso, che permette al bambino di essere più indipendente nella fase di addormentamento. Fin da piccolo poi ho abituato mio figlio ad utilizzare posate “vere” di metallo, solo un po' più piccole e adatte alle sue manine. In cucina ho utilizzato una learning tower (uno sgabello con una protezione) in modo da poterlo coinvolgere nella preparazione dei pasti, queste sono solo alcune le attività e certamente non basta questo per applicare il metodo a casa ma sono esempi pratici che possono essere una buona base di partenza per chi intende seguire i principi montessoriani in famiglia.

Quali sono i materiali Montessori più richiesti? Come mai, secondo te?

Attraverso il sito www.vivomontessori.com vendo sia materiali Montessori ideati dalla Dottoressa conformi al metodo, che giochi educativi di ispirazione montessoriana. La mia attività, inoltre, si rivolge sia alle scuole montessoriane e non, che alle famiglie con bimbi da 0 a 12 anni circa. Questa premessa è importante perché, per rispondere alla tua domanda, è utile distinguere le richieste che arrivano dalle istituzioni scolastiche e quelle che mi arrivano dai genitori.

Per quanto riguarda le scuole, ho notato che acquistano soprattutto i materiali prettamente montessoriani perché applicano il metodo in modo “puro” quindi mi richiedono i materiali originali ideati da Maria Montessori come ad esempio i Sensoriali di Sviluppo (Torre rosa, scala marrone, spolette dei colori, incastri solidi, cilindri colorati), quelli legati alla Geografia (incastri continenti e globi) o legati alla matematica (cifre smerigliate, fuselli, le tavole del Seguin) o quelli relativi alla botanica (per scoprire e conoscere le parti degli animali o dei vegetali).

Le famiglie, invece, fanno acquisti più vari, amano e richiedono certamente i materiali più noti della Montessori, ma cresce molto anche la richiesta di giochi e giocattoli educativi. Questo è un dato certamente interessante perché dimostra come le famiglie iniziano ad avvicinarsi maggiormente ai giochi che favoriscono l’acquisizione di abilità psicofisiche. In questo contesto allora emergono richieste all’interno della sezione del sito denominata “giochi di ispirazione montessorianaovvero giocattoli affini alle finalità educative del metodo Montessori perché favoriscono il naturale sviluppo del bambino.

Si tratta generalmente di giochi in legno (materiale solido e caldo al tatto che stimola la sensorialità dei bambini), o stoffe e tessuti sensoriali, che favoriscono sviluppano la concentrazione, affinano i sensi e stimolano così l’intelligenza dei nostri bambini.

I giochi più acquistati diventano allora i puzzle con o senza pomello, utili a stimolare la motricità fine, i blocchi impilabili, la cassetta delle chiusure, o ancora, per i primi mesi, le palle attività o i sonagli oppure per i bambini più grandi, il calendario perpetuo o i giocattoli relativi al gioco simbolico come stendino, l’asse da stiro e il set pulizia o il set da tè il registratore di cassa e tanto altro ancora.

Ho letto che tua nonna era maestra Montessori. Quale ricordo della tua infanzia legato a questo ti è più caro?

E’ vero, mia nonna materna è stata una maestra Montessori della Scuola Primaria di Perugia ed è stata anche una allieva della stessa Maria Montessori perché ha frequentato l’ultimo corso che la dottoressa ha tenuto in Italia, proprio a Perugia, nel 1950.

I miei ricordi più cari legati a lei sono le vacanze estive che passavamo insieme. Passeggiavamo, leggevamo, lavoravamo a maglia o con il telaio (avevo a disposizione un piccolo telaio circolare di legno), mi faceva giocare con la Matrioska, o lavorare con le perle un materiale Montessori).

Il ricordo più intenso è legato ad una frase che mia nonna mi ripeteva spesso: “Anna, ricorda, ogni cosa a suo posto, un posto per ogni cosa!” a quel tempo non capivo bene il vero significato, per me significava solo che era giunto il momento di riordinare i giochi, poi, un giorno, tanti anni dopo, durante il corso per Educatrice Montessori un’insegnante disse a proposito dell’ambiente: “Maria Montessori considerava fondamentale l’ambiente intorno al bambino, diceva sempre che l’ambiente è Maestro e che è necessario offrire un ambiente organizzato e ordinato e a questo proposito diceva anche: ogni cosa al suo posto un posto per ogni cosa” in quel momento ebbi un piccolo brivido! Erano le parole di mia nonna! Mi tornò alla mente quella frase e pensai che mia nonna non mi stava solo dicendo di mettere in ordine i miei giochi, mi stava tramandando qualcosa di molto più grande: un amore e una passione verso il metodo che amava profondamente e utilizzava quotidianamente con i suoi alunni.

È indubbio che negli ultimi anni ci sia un interesse crescente verso metodologie altre, come quella Montessoriana o steineriana. Perché educatori e, soprattutto, genitori hanno questo bisogno, secondo la tua esperienza?

Grazie a questa mia attività ho la possibilità di parlare con molte persone, genitori, educatori, insegnanti che mi contattano non solo per acquistare i miei prodotti, ma anche per confrontarsi con me su questioni pedagogiche legate al metodo Montessori.

Desiderano raccontare le loro esperienze e, a volte, con dispiacere, mi parlano delle difficoltà che affrontano in ambito educativo. Alcuni genitori e insegnanti, si sentono talora scoraggiati: esistono sicuramente tantissimi esempi di eccellenze scolastiche nel nostro Paese, di scuole che funzionano e anche molto bene, tuttavia, ci sono anche esempi di sistemi che non funzionano, che disattendono le aspettative di insegnanti e genitori, e forse, questo, è uno dei motivi per cui molte persone si stanno avvicinando al Montessori.

Mi accorgo, dai racconti dei genitori, che stanno maturando una maggiore attenzione verso l’educazione dei figli, vogliono essere più proattivi e iniziano a capire l’importanza di una vera e propria “educazione che parta dalla famiglia”. Maria Montessori nel suo libro “Il bambino in famiglia” scriveva: «l’educazione moderna deve finalmente penetrare anche nella famiglia e crearvi oltre che un nuovo bambino nuovi padri e nuove madri» questa è una frase che amo molto e credo che finalmente dopo tanti anni stiamo arrivando a questa consapevolezza: essere più presenti nell’educazione dei nostri figli senza delegare tutto alla scuola.

Quello che attrae molti genitori verso il Montessori forse è proprio questo: il fatto di rendere la famiglia consapevole, collaborativa, di avere rispetto verso il bambino e di favorire la conoscenza in modo naturale seguendo l’innata propensione del bambino al sapere.

Lavorando al nido, mi accorgo che Maria Montessori accompagna quotidianamente le nostre attività: dagli arredi ai vassoi, da giochi di scomparsa a quelli legati alla vita di casa. Anche tu hai potuto osservare questa cura verso gli insegnamenti Montessoriani che in tanti nidi hanno?

E’ vero, nonostante Maria Montessori sia nata nel 1870, il suo pensiero è assolutamente attuale, i suoi libri, scritti più di 100 anni fa sono ancora validissimi e i suoi principi vengono giornalmente applicati in molte scuole, dal nido alla primaria accompagnando quotidianamente il lavoro di tanti insegnanti ed educatori.

Durante il corso per Educatrice Montessori 0-3 che ho seguito presso l’Opera Nazionale Montessori ho potuto confrontarmi con diverse realtà di Roma perché ho fatto alcune Osservazioni nei nidi della capitale. Uno dei principi cardini del metodo è certamente l’ambiente, inteso come “tutto ciò che circonda il bambino”, dagli arredi ai materiali, alle attività proposte e non da ultimo all’adulto; l’educatore ha un ruolo fondamentale perché è parte integrante dell’ambiente che circonda il bambino.

Molti nidi si stanno avvicinando al metodo Montessori rivoluzionando prima di tutto gli ambienti: non solo utilizzano arredi a misura di bambino, ma mettono anche a disposizione dei bambini attività e materiali alla loro altezza offrendo un ambiente curato, organizzato che risponde alle esigenze del bambino. Questo è fondamentale per favorire la concentrazione primo motore della costruzione dell’intelligenza. Da amante del Montessori non posso che essere felice di vedere in questo periodo un riavvicinamento ai principi di questa Pedagogia.

Desidero concludere l’intervista ringraziando te, cara Valentina, per questa opportunità e per queste domande interessanti e non scontate. E’ stato un piacere rispondere perché ho potuto riflettere molto e fare un passo avanti nella mia esperienza quotidiana del Montessori!

Infine chiudo con una frase di Maria Montessori a cui tengo molto, che penso possa essere da stimolo per ulteriori considerazioni profonde: “Il bambino è padre dell'umanità e della civilizzazione, è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua educazione”.
Crediamo nel bambino e diamogli fiducia, ci sorprenderà!

Anna Pagnotta
Vivo Montessori – Via dei lecci 67 – Bracciano (Roma)
Web: www.vivomontessori.com
Tel: 3298860185