mercoledì 4 dicembre 2013

Voglio e non voglio: qualche proposta di lettura

Leggere un libro a un bambino significa creare una relazione speciale all'interno di quel mondo incantato che viene raccontato nella storia. Per i bambini al di sotto di 3 anni, si consigliano albi illustrati, per cercare di narrare quello che le figure rappresentano e favorire una comprensione non necessariamente legata al testo.

Quello che si vede deve essere il più reale possibile: attraverso le immagini i più piccoli ri-conoscono un mondo che deve dunque assomigliare a quello in cui loro vivono. Allo stesso modo, anche le vicende dovrebbero essere credibili ed è per questo che lavorare sulle emozioni attraverso la lettura risulta essere molto efficace, poichè i bimbi rivivono in prima persona quello che affrontano ogni giorno e danno un nome a quello che sentono: ansie, paure, gioie e arrabbiature. Ecco perchè raccontare dei capricci, di come loro li sperimentano, di quello che provano in quei momenti e di come fare a farli sentire meglio diventa un momento importante, sia al nido sia a casa.

Tony Ross, per l'editore Mondadori, ha scritto una collana su una Principessina arrabbiata che urla disperata alla ricerca del ciuccio, che diventa un diavoletto perchè non vuole andare a letto, che vuole a tutti i costi il suo vasino. I titoli sono presto detti: Non voglio andare a letto, Voglio il mio ciuccio, Voglio la mia mamma, Voglio il mio vasino, Non voglio lavarmi le mani. Le immagini sono chiare e le parole integrano l'evidente espressione della principessa e del Re e della Regina, a volte rassegnati a volte divertiti dai capricci della figlia.


Non voglio fare il bagno (ed. Lemniscaat) illustra le avventure di Tigrolino, che ama giocare, saltare, correre e sporcarsi nel fango, ma odia pulirsi la bella pelliccia fino a quando deciderà da solo che è ora di farlo. Della stessa collana anche Non voglio andare a letto.


Un altro capriccio classico è quello davanti al cibo: non hai più voglia di quello che i genitori ti propongono tutti i giorni e dici di no persino a una gustosissima torta al cioccolato. Vuoi proprio mangiare quello che hai in mente tu e Achille, un piccolo coccodrillino, vorrebbe mangiarsi un bel bambino. Alla fine è costretto ad accontentare il papà e la mamma, già in lacrime perchè loro figlio rifiutava qualsiasi cosa gli venisse preparata. Mangerei volentieri un bambino (Babalibri ed.) è divertente sia per i bimbi sia per i loro genitori.


Descrivo solo alla fine un libro che tutti conoscerete bene: Che rabbia! di Mirelle d'Allanchè (Babalibri ed.). Roberto ha passato una giornata pesante e mal sopporta il babbo che gli dà ordini o che gli prepara per cena gli spinaci. Spedito in camera sua a "pensare", sente una cosa dentro che poi uscirà da lui tramite un urlo liberatorio: una Cosa grande e rossa, la personificazione della rabbia. Ovvio che il significato metaforico sia difficile da capire, ma il punto forte di questo libro è proprio in quell'AHHHHHHHH gridato ad alta voce, magari tutti insieme, che aiuta piccoli e grandi a buttare fuori le magagne della vita.

4 commenti:

  1. Un bel post, alcuni di questi libri li ho sperimentati anch'io. Condivido sulla mia pagina. Ciao

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    1. Grazie mille per la condivisione! Sono contenta che ti piaccia: condividere i titoli di libri per bambini è utile per il lavoro sul campo

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  2. Ciao, ti ho conosciuta tramite il link party
    "Diamanti sul Sofà"
    Complimenti per il tuo Blog!!!


    se ti va, passa da me:
    www.violettaviola01.blogspot.it

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    1. Ciao Violetta! Grazie per aver dato un'occhiata ad Educhiamo: farò lo stesso con il tuo blog. :)

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