Ho conosciuto per caso il sito Vivo Montessori, nel quale si possono acquistare materiali Montessori aderenti al metodo e giochi educativi di ispirazione montessoriana, ma soprattutto imparare ad utilizzarlo a scopo didattico con bimbi di ogni età.
La fondatrice è Anna Pagnotta, che con passione cura anche la pagina Facebook, sempre aggiornata e piena di spunti interessanti per educatori, insegnanti e mamme interessate a questa metodologia.
Ho deciso di intervistarla, dopo aver letto la sua bio sul sito... ma lascio che sia lei a presentarsi.
L'idea del
sito ti è venuta in seguito alla tua maternità: in cosa applicavi il metodo Montessori con tuo figlio?
Non appena
ho saputo di aspettare un figlio tutto è cambiato, ho sentito fin da subito la
necessità di offrire il meglio al mio bambino soprattutto in termini di
educazione ho iniziato a leggere libri, informarmi e l’interesse verso il
Metodo Montessori si è fatto sempre più spazio dentro di me.
Più entravo
in questo mondo e più me ne innamoravo! Mi sono iscritta al corso per Educatrice
Montessori 0-3 e ho aperto il sito www.vivomontessori.com avviando così l’attività di vendita online
di materiali Montessori e giochi educativi. Nel frattempo provavo, nel mio
piccolo, ad applicare il metodo Montessori anche a casa con mio figlio.
All’inizio
non è stato semplice, non esiste una “ricetta” da seguire, poi, piano piano, seguendo
il corso, leggendo molto ed approfondendo tante tematiche relative al metodo, ho
iniziato a “vedere più chiaro”. Il primo passo è fare un grande lavoro su sè
stessi: spogliarsi di tutti i preconcetti che ci sono stati tramandati sui
bambini. Il metodo ti mostra come avere uno sguardo diverso verso i figli, si impara ad osservarli, a comprendere
i loro bisogni più intimi di crescita e di sviluppo, e, grazie a questo impegno
quotidiano, si impara ad agire.
Tenere un
approccio montessoriano in famiglia significa dare fiducia al bambino, rispettarlo, favorire l’indipendenza e
l’autonomia e offrire un ambiente adatto che risponda a tutto questo. L’ambiente
è fondamentale, permette al bambino di trovare intorno a sé la risposta ai
propri bisogni: ho cercato quindi di modificare gli spazi domestici con piccoli
accorgimenti per renderli più adatti a mio figlio.
Alcuni
esempi possono essere: scaffali con ripiani bassi, con giochi e materiali posizionati
in modo ordinato, tavolo e sedia a misura, una piccola
panca e un gancio basso nell’ingresso per appendere
la giacca favorendo
così autonomia durante l’entrata e l’uscita da casa oppure il celebre “lettino
montessoriano”, un letto basso, che permette al bambino di essere più indipendente
nella fase di addormentamento. Fin da piccolo poi ho abituato mio figlio ad
utilizzare posate “vere” di metallo, solo un po' più piccole e adatte alle sue
manine. In cucina ho utilizzato una learning tower (uno sgabello con una
protezione) in modo da poterlo coinvolgere nella preparazione dei pasti, queste
sono solo alcune le attività e certamente non basta questo per applicare il
metodo a casa ma sono esempi pratici
che possono essere una buona base di partenza per chi intende seguire i
principi montessoriani in famiglia.
Quali sono i materiali Montessori più richiesti? Come mai, secondo te?
Quali sono i materiali Montessori più richiesti? Come mai, secondo te?
Attraverso
il sito www.vivomontessori.com vendo sia materiali Montessori
ideati dalla Dottoressa conformi al metodo, che giochi educativi di ispirazione montessoriana. La mia attività,
inoltre, si rivolge sia alle scuole
montessoriane e non, che alle famiglie
con bimbi da 0 a 12 anni circa. Questa premessa è importante perché, per
rispondere alla tua domanda, è utile distinguere le richieste che arrivano
dalle istituzioni scolastiche e quelle che mi arrivano dai genitori.
Per quanto
riguarda le scuole, ho notato che acquistano soprattutto i materiali prettamente montessoriani
perché applicano il metodo in modo “puro” quindi mi richiedono i materiali originali ideati da Maria Montessori
come ad esempio i Sensoriali di Sviluppo
(Torre rosa, scala marrone, spolette dei colori, incastri solidi, cilindri
colorati), quelli legati alla Geografia
(incastri continenti e globi) o legati alla matematica (cifre smerigliate, fuselli, le tavole del Seguin) o
quelli relativi alla botanica (per
scoprire e conoscere le parti degli animali o dei vegetali).
Le famiglie, invece, fanno acquisti più vari, amano e
richiedono certamente i materiali più noti della Montessori, ma cresce molto anche la richiesta di giochi e
giocattoli educativi. Questo è un dato certamente interessante perché
dimostra come le famiglie iniziano ad avvicinarsi maggiormente ai giochi che favoriscono
l’acquisizione di abilità psicofisiche. In questo contesto allora emergono
richieste all’interno della sezione del sito denominata “giochi di ispirazione montessoriana” ovvero
giocattoli affini alle finalità educative del metodo Montessori perché
favoriscono il naturale sviluppo del bambino.
Si tratta generalmente di giochi in legno (materiale solido e
caldo al tatto che stimola la sensorialità dei bambini), o stoffe e tessuti
sensoriali, che favoriscono sviluppano la concentrazione, affinano i sensi e
stimolano così l’intelligenza dei nostri bambini.
I giochi più acquistati diventano allora i puzzle con o senza pomello, utili a
stimolare la motricità fine, i blocchi
impilabili, la cassetta delle
chiusure, o ancora, per i primi mesi, le palle attività o i sonagli oppure per i bambini più grandi, il calendario perpetuo o i giocattoli
relativi al gioco simbolico come stendino, l’asse da stiro e il set pulizia o il set da tè il registratore di cassa
e tanto altro ancora.
Ho letto che
tua nonna era maestra Montessori. Quale ricordo della tua infanzia legato a
questo ti è più caro?
E’ vero, mia nonna materna è stata una maestra
Montessori della Scuola Primaria di Perugia ed è stata anche una allieva della stessa Maria Montessori perché ha frequentato
l’ultimo corso che la dottoressa ha tenuto in Italia, proprio a Perugia, nel
1950.
I miei ricordi più cari legati a lei sono le vacanze
estive che passavamo insieme. Passeggiavamo, leggevamo, lavoravamo a maglia o
con il telaio (avevo a disposizione un piccolo telaio circolare di legno), mi
faceva giocare con la Matrioska, o lavorare con le perle un materiale
Montessori).
Il ricordo più intenso è legato ad una frase che mia
nonna mi ripeteva spesso: “Anna, ricorda, ogni cosa a suo posto, un
posto per ogni cosa!” a quel tempo non capivo bene il vero significato,
per me significava solo che era giunto il momento di riordinare i giochi, poi,
un giorno, tanti anni dopo, durante il corso per Educatrice Montessori un’insegnante
disse a proposito dell’ambiente: “Maria Montessori considerava fondamentale
l’ambiente intorno al bambino, diceva sempre che l’ambiente è Maestro e che è
necessario offrire un ambiente organizzato e ordinato e a questo proposito
diceva anche: ogni cosa al suo posto un posto per ogni cosa” in quel momento ebbi
un piccolo brivido! Erano le parole di mia nonna! Mi tornò alla mente quella
frase e pensai che mia nonna non mi stava solo dicendo di mettere in ordine i
miei giochi, mi stava tramandando qualcosa
di molto più grande: un amore e una passione verso il metodo che amava
profondamente e utilizzava quotidianamente con i suoi alunni.
È indubbio che
negli ultimi anni ci sia un interesse crescente verso metodologie altre, come
quella Montessoriana o steineriana. Perché educatori e, soprattutto, genitori
hanno questo bisogno, secondo la tua esperienza?
Grazie a questa mia
attività ho la possibilità di parlare con molte persone, genitori, educatori,
insegnanti che mi contattano non solo per acquistare i miei prodotti, ma anche
per confrontarsi con me su questioni pedagogiche legate al metodo Montessori.
Desiderano raccontare le loro esperienze e, a
volte, con dispiacere, mi parlano delle difficoltà che affrontano in ambito
educativo. Alcuni genitori e insegnanti, si sentono talora scoraggiati: esistono
sicuramente tantissimi esempi di eccellenze scolastiche nel nostro Paese, di scuole che funzionano e anche molto bene, tuttavia,
ci sono anche esempi di sistemi che non funzionano, che disattendono le
aspettative di insegnanti e genitori, e forse, questo, è uno dei motivi per cui
molte persone si stanno avvicinando al Montessori.
Mi accorgo, dai
racconti dei genitori, che stanno maturando una maggiore attenzione verso
l’educazione dei figli, vogliono essere più proattivi e iniziano a capire
l’importanza di una vera e propria “educazione che parta dalla famiglia”. Maria
Montessori nel suo libro “Il bambino in famiglia” scriveva: «l’educazione moderna deve finalmente penetrare anche
nella famiglia e crearvi oltre che un nuovo bambino nuovi padri e nuove madri» questa è una frase che amo molto e credo
che finalmente dopo tanti anni stiamo arrivando a questa consapevolezza: essere
più presenti nell’educazione dei nostri figli senza delegare tutto alla scuola.
Quello che attrae molti
genitori verso il Montessori forse è proprio questo: il fatto di rendere la
famiglia consapevole, collaborativa,
di avere rispetto verso il bambino e
di favorire la conoscenza in modo
naturale seguendo l’innata propensione del bambino al sapere.
Lavorando al
nido, mi accorgo che Maria Montessori accompagna quotidianamente le nostre
attività: dagli arredi ai vassoi, da giochi di scomparsa a quelli legati alla
vita di casa. Anche tu hai potuto osservare questa cura verso gli insegnamenti
Montessoriani che in tanti nidi hanno?
E’ vero, nonostante
Maria Montessori sia nata nel 1870, il suo pensiero è assolutamente attuale, i suoi libri, scritti più di
100 anni fa sono ancora validissimi e i suoi principi vengono giornalmente
applicati in molte scuole, dal nido alla primaria accompagnando quotidianamente
il lavoro di tanti insegnanti ed educatori.
Durante il corso per Educatrice
Montessori 0-3 che ho seguito presso l’Opera Nazionale Montessori ho potuto confrontarmi
con diverse realtà di Roma perché ho fatto alcune Osservazioni nei nidi della capitale.
Uno dei principi cardini del metodo è certamente l’ambiente, inteso come “tutto ciò che circonda il bambino”, dagli
arredi ai materiali, alle attività proposte e non da ultimo all’adulto; l’educatore
ha un ruolo fondamentale perché è parte integrante dell’ambiente che circonda
il bambino.
Molti nidi si stanno
avvicinando al metodo Montessori rivoluzionando prima di tutto gli ambienti:
non solo utilizzano arredi a misura di bambino, ma mettono anche a disposizione
dei bambini attività e materiali alla loro altezza offrendo un ambiente curato,
organizzato che risponde alle esigenze del bambino. Questo è fondamentale per
favorire la concentrazione primo motore della costruzione dell’intelligenza. Da
amante del Montessori non posso che essere felice di vedere in questo periodo
un riavvicinamento ai principi di questa
Pedagogia.
Desidero concludere l’intervista
ringraziando te, cara Valentina, per questa opportunità e per queste domande
interessanti e non scontate. E’ stato un piacere rispondere perché ho potuto riflettere
molto e fare un passo avanti nella mia esperienza quotidiana del Montessori!
Infine chiudo con una
frase di Maria Montessori a cui tengo molto, che penso possa essere da stimolo
per ulteriori considerazioni profonde: “Il bambino è padre dell'umanità e
della civilizzazione, è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua educazione”.
Crediamo nel bambino
e diamogli fiducia, ci sorprenderà!
Anna Pagnotta
Vivo Montessori – Via
dei lecci 67 – Bracciano (Roma)
Web:
www.vivomontessori.com
Tel: 3298860185
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