venerdì 27 gennaio 2012

Ricordando Janus Korczak


I diritti dei bambini
  • Diritto alla morte
  • Diritto alla sua vita presente
  • Diritto a essere quello che è
  • Diritto a esprimere ciò che pensa
  • Diritto a prendere attivamente parte alle considerazioni e alle sentenze che lo riguardano
  • Diritto al rispetto
  • Rispetto per la sua ignoranza
  • Rispetto per la sua laboriosa ricerca della conoscenza
  • Rispetto per le sue sconfitte e le sue lacrime
  • Rispetto per la sua proprietà
  • Rispetto per i colpi che gli riserva il duro lavoro della crescita
  • Rispetto per ogni suo minuto che passa, perché morirà e non tornerà più e un minuto ferito comincerà a sanguinare.
  • Il bambino ha diritto di volere, di chiedere, di reclamare – ha il diritto di crescere e maturare e, giunto alla maturità, di dare i suoi frutti.


    Dite:
    è faticoso frequentare i bambini.
    Avete ragione.
    Poi aggiungete:
    perché bisogna mettersi
    al loro livello,
    abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,
    farsi piccoli.
    Ora avete torto.
    Non è questo che più stanca.
    E’ piuttosto il fatto di essere
    obbligati ad innalzarsi
    fino all’altezza
    dei loro sentimenti.
    Tirarsi, allungarsi,
    alzarsi sulla
    punta dei piedi.
    Per non ferirli


    Janus Korczak era un medico, un poeta, ma soprattutto era un pedagogista, che con passione riconobbe competenze ai più piccoli. Con la stessa passione dirigeva la Casa dell'Orfano nel ghetto di Varsavia e non lasciò mai soli i suoi bambini. Nemmeno a Treblinka.

1 commento: