mercoledì 6 novembre 2013

Benvenuta Lucia, edublogger entusiasta del suo lavoro!

Conoscevo Lucia perchè da tempo seguo il suo blog sull'approccio pikleriano e mi è sempre sembrata una "che sa il fatto suo", con tante competenze e tanta voglia di fare. Mi è sempre parsa una che crede nel nostro lavoro. Ecco perchè sono stata molto contenta di leggere la sua mail, in cui mi comunicava la sua disponibilità a collaborare con Educhiamo! Prima di passare ai post più "seri", lascio la parola a lei, che vi racconterà le sue esperienze e i suoi metodi professionali: già dalla sua bio, si possono trarre tanti spunti di riflessione interessanti. 



Ciao a tutti!! Sono Lucia, educatrice d'infanzia, laureata nel corso di laurea specialistico in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi e formativi presso l'Università degli studi di Urbino. Ho 31 anni e vivo a Pesaro.Ho iniziato la mia carriera lavorativa attraverso diversi stage formativi in alcuni nidi d'infanzia della zona e attraverso lavori estivi quali animatrice educativa presso i centri estivi della zona

Attualmente, lavoro da sette anni presso un nido d'infanzia che ospita bambini da 3 mesi a 3 anni, sito in Gradara. Il nido è una struttura che accoglie 31 bambini tra i quali 5 piccoli (3 mesi-12 mesi), mentre gli altri bambini medi-grandi sono suddivisi in due sezioni da tredici bambini, ciascuna con due educatrici (rapporto educatrice/bambino 1/7). E' un nido che lavora attraverso l'importanza della figura di riferimento durante il momento dell'ambientamento, per poi allargare il riferimento alle educatrici di sezione e al gruppo di lavoro, nel corso dell'anno educativo (sia per i bambini sia per le famiglie). Attraverso il percorso formativo svolto nell'arco di questi anni, in linea a ciò che è la mia storia emotiva personale e la mia personalità, ho scelto di avvicinarmi ad un approccio pedagogico basato sulla pedagogia attiva, in particolare alle riflessioni pedagogiche di Emmi Pikler, Elinor Goldshmied, Penny Ritscher e Bernard Aucouturier. Un limite che sento di avere e che, in futuro, vorrei allargare ulteriormente, è la non capacità di "vedere" tutta la storia che i bambini raccontano con il proprio corpo, con il movimento, con le azioni. E questo (me lo prefiggo come obiettivo futuro!) può essere ampliato attraverso la partecipazione ad un corso annuale sulla pratica psicomotoria educativa.


In generale, il lavoro con la prima infanzia richiede prima di tutto un lavoro su di sè, sulla propria storia personale, sulle proprie angosce e paure, perchè tanto spesso noi adulti agiamo sugli altri ciò che abbiamo irrisolto dentro di noi. E ciò non può avvenire se si tratta di bambini che stanno costruendo le basi della PROPRIA vita e del PROPRIO sè. La crescita non è a senso unico: nell'incontro con i bambini anche gli adulti possono crescere e ritrovare la parte più pura della personalitá. Solo la relazione con i bambini può aiutare l'adulto ha ritrovare il proprio sè e far cadere le maschere deformanti la realtá.


...Dietro una corda c'è la storia di sè...


La sezione nella quale lavoro...arredamento in legno, colori possibilmente tenui, cesti naturali, gioco euristico, limitazione dei giochi strutturati in plastica...


Gioco euristico proposto in bauletto



Cestino dei tesori in miniatura


Dove trovate Lucia on line:



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