sabato 16 novembre 2013

Latte materno: un corso di aggiornamento

Ho partecipato al corso di aggiornamento per educatrici di asilo nido “Il latte di mamma:al nido come a casa” organizzato dalla asl Milano 1.E’ stato molto formativo e interessante per poter valorizzare e sostenere il più possibile la pratica dell’allattamento al seno.

Allattare al seno è fonte di benefici a breve e lungo termine sia per la madre che per il figlio anche se molte volte l’allattamento è vissuto dalla madre come un momento di limitazione e perdita di ruolo sociale. Una corretta informazione può quindi aiutare la mamma a fare le giuste scelte. Oggi esistono e sono in via di espansione luoghi che permettono alla madre di fermarsi per nutrire il proprio bambino: i baby pit-stop. Si stanno diffondendo presso farmacie, ospedali, ambulatori, biblioteche, comuni e ora anche presso alcuni centri commerciali. Sono luoghi caldi e accoglienti dotati del comfort necessario per mettere a proprio agio la madre con il proprio bambino.



Il momento cruciale nella promozione dell’allattamento al seno è stato nel 1989 quando dalla collaborazione tra OMS e UNICEF è scaturita la dichiarazione “L’allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità”. Si tratta di un decalogo per operatori sanitari finalizzato al’incoraggiamento della pratica dell’allattamento al seno la cui osservanza è il presupposto perché una struttura possa essere “Ospedale amico dei bambini”. Il percorso per diventare ospedale amico dei bambini richiede la conquista da parte di tutto il personale di una mentalità che pone al centro della propria attenzione la coppia mamma-bambino avendo alla base una formazione adeguata e il miglioramento delle routine assistenziali.

Ma vediamo più da vicino quali sono i “dieci passi per il successo dell’allattamento al seno”:
-definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
-preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo
-informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento al seno
-aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno già mezz’ora dopo il parto
-mostrare alle madri come allattare
-non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno tranne che su precisa prescrizione medica
-sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in) in modo che trascorrano insieme tutto il tempo della permanenza in ospedale
-incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento
-non dare tettarelle o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento
-favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica dell’allattamento al seno

Il personale sanitario e gli operatori occupano una posizione favorevole all’applicazione di questi principi che possono essere applicati dovunque vengano offerti servizi per la maternità e tra questi possiamo comprendere gli asili nido. Le educatrici sono quotidianamente in relazione con le mamme che affidano i bimbi ancora lattanti e quindi possono contribuire al mantenimento e alla diffusione dell’allattamento materno attraverso l’organizzazione al nido del servizio “latte di mamma”Il servizio “latte di mamma” prevede la possibilità per la mamma, attraverso alcune procedure segnalate dalla asl, di lasciare al nido il latte raccolto a casa in modo che le educatrici lo possano dare al bambino e non sia necessario sospendere l’allattamento nonostante la frequenza al nido.

Chiara Maria Candiani


Nessun commento:

Posta un commento