venerdì 21 novembre 2014

Bambini e animali

Quando si parla di bambini e animali, la questione è sempre quella: possono portare delle malattie? Infondo un  cane che annusa per le strade o un gatto che torna a casa solo la sera sono a contatto con quello che si considera sporco ed infetto.

Mi immagino sempre una vecchia pubblicità del Napisan: pavimenti bianchi candidi e questo bambinetto che gattona in piena libertà perchè tutto è stato sanificato a dovere. Non fraintendetemi, l'igiene è fondamentale, soprattutto dove si sta in comunità, come nei nidi, a meno che non diventi patologica.

Negli anni passati, in accordo con le mie colleghe, abbiamo portato dei piccoli animaletti all'interno del nido. Questo perchè pensavamo fosse importante non accontentarsi solo delle immagini dei libri, sui quali si basava la nostra programmazione.

Amiche maestre si lamentano perchè i bimbi arrivano alle elementari, senza aver mai visto davvero una gallina. In effetti le opportunità non sono tante, a meno che non si abiti in campagna o si facciano gite allo zoo o alle fattorie didattiche. (Tra l'altro negli zoo di oggi, oltre agli animali esotici, ci sono sempre più animali comuni e non è un trend casuale).

Foto dwww.promiseland.it
Gli animali non sono dei giocattolini, hanno delle reazioni, devono essere trattati con cura e anche un bambino al di sotto dei 3 anni, capisce come deve rapportarsi con loro. Al contrario, gli animali domestici spesso prendono in carico il nuovo arrivato, mettendo in atto comportamenti protettivi nei confronti del cucciolo d'uomo.

Gli animali non chiedono niente e come i bambini, comunicano attraverso il corpo. Ho notato che quando un piccolo coniglietto è entrato nella stanza del nido anche i bambini più timidi, che faticavano a parlare, si sono pian piano avvicinati e hanno dimostrato un entusiasmo nuovo, che non avevo mai visto in loro di fronte ad altre attività.

Con gli animali si utilizza una metacomunicazione che va oltre la parola e si socializza con loro attraverso il contatto fisico. E'stato davvero incredibile osservare le varie modalità di avvicinamento a una grossa tartarugona da terra: la maggior parte dei bimbi non ne aveva mai vista una. 

Si gioca con gli animali attraverso un gioco di sguardi, una carezza, un nascondino, un lancio e ripresa. Nessuno dei bimbi è mai stato impaurito o se si è messo a piangere. Alcuni sembravano solo intimoriti da un contatto, come se avessero paura di far loro del male.

Una mattina invece è venuta a trovarci una lumachina, dopo una giornata di pioggia. Le abbiamo fatto una casina in una scatola di cartone, abbiamo chiesto alla cuoca una foglia di insalata e per una mezz'ora buona i bimbi si sono raccolti attorno, in religioso silenzio, ad osservarne gli spostamenti.

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