giovedì 18 gennaio 2018

Educare insieme e in maniera olistica: Azzurra e i suoi libri

Ho letto La corte degli educatori, un manualetto di facile lettura sullo "sviluppo del bambino tout
court... a casa, a scuola e in riabilitazione, concentrandoci sulla discriminante ambientale come elemento fondamentale per lo sviluppo". Le autrici sono Azzurra Scolaro e Sara Panico, pedagogista clinica e insegnante di sostegno.

Il libro mi era stato inviato proprio da Azzurra, con la quale ho avuto modo di scambiare spesso qualche messaggio e da qui è nata l'idea dell'intervista che mi ha confermato l'impressione che avevo avuto alla fine della lettura del testo: in questa prospettiva, è il bambino ad essere veramente al centro e ad essere considerato nella sua totalità.

Possono sembrare concetti banali: la prospettiva ecologica di Brofenbrenner la studiamo all'università, tutti i giorni lavoriamo in gruppo, riconosciamo il valore delle altre professionalità con le quali collaboriamo nel percorso educativo del bambino. Ma è davvero così?

Non vi capita mai di pensare che ogni tanto ragioniamo a compartimenti stagni? Certe volte sento un po'il vincolo del limite della professionalità e tante altre confesso di essermi sentita sminuita di fronte a altri professionisti.

Ed è una delle prime cose che è venuta fuori nella mia intervista con Azzurra...
Da cosa è nata l'esigenza di scrivere La corte degli educatori?

Un bambino, tante agenzie educative che non si parlano. La famiglia che non conosce la scuola. La scuola che non conosce la riabilitazione. Poi da qui, la necessità della seconda versione de La corte (ampliata e aggiornata, ndr): un sacco di insegnanti hanno imparato dal nostro libro. Purtroppo non tutte le scuole sono organizzate per corsi e aggiornamenti e hanno usato La corte per formarsi e imparare i termini della riabilitazione. La corte era nato come lavoro per le famiglie e ha sbancato nelle scuole.

E lo immagino... gli spunti sono tanti! Da educatrice di asilo nido, ho amato il capitolo sulla valutazione del gioco e la scelta dei materiali...

Chi vive al nido non conosce la quotidianità della scuola dell'infanzia, che a sua volta non comprende la primaria. E così via.

Cosa hanno apprezzato maggiormente le insegnanti?

Il libro è stato comprato soprattutto da insegnanti alle prime armi, che hanno imparato tanto sul quotidiano. E'stato anche molto apprezzato dalle insegnanti di scuola primaria per conoscere "cosa c'era prima". Il bambino non è "un pezzo di", ma qualcuno che "arriva da e va verso": ecco l'ottica de La corte. Famiglia, scuola dell'infanzia, scuola primaria e riabilitazione: sono un continuum.

Sai cosa ha detto la mia genetista quando le ho detto del libro? " Solo una mamma poteva fare questo tipo di lavoro". Io sono fuori: non devo dimostrare teorie, osservo i fatti e i risultati e faccio ricerche incrociate. 

E'l'impressione che ho avuto anche io: teorie scientifiche basate su una grande sensibilità e un acuto spirito di osservazione. Parlami del nuovo testo, Parole di mamma...

Parole di mamma sdogana il neurosviluppo in Italia.

Spiegami meglio.

La riabilitazione nel nostro paese risponde a regole ben precise. Il pediatra fa sempre meno perchè "poi ci sono gli specialisti". Per ogni bambino ci sono 5 specialisti nei casi di disturbo del neurosviluppo. Ognuno si prende un pezzo del bambino, nessuno lo considera in maniera olistica: in Italia non è permesso. 

Ci sono bimbi che fanno terapia per anni senza un'analisi del sangue, senza un'anamnesi corretta: si raccolgono ancora dati che riguardano il based evidence. Nessuno parla di epigenetica, mentre è proprio l'epigenetica a sancire la direzione della patologia.

Vogliamo sfatare il mito della riabilitazione, perchè quello che facciamo tutti i giorni è ciò che conta. Ovviamente la riabilitazione è necessaria, ma tutto il resto è altrettanto fondamentale. Non posso vedere bambini che fanno terapia e poi mangiano patatine e bevono cola tutti i giorni.

Il neurosviluppo è incerto, a mio avviso, proprio per via delle condizioni ambientali. La riabilitazione deve cambiare molto in Italia. Parole di mamma suggerisce agli specialisti come parlare alle famiglie e alle famiglie come comunicare con gli specialisti, come gestire i rapporti, come dare sviluppo quotidiano con semplici attuazioni e... tanto altro!

Non è scontato parlare dell'importanza della quotidianità...

Ho parlato di Parole di mamma con la mia amica psicologa, che mi ha detto che secondo lei, manca un anno intero del bambino, quello dai 2 ai 3 anni. Nessuno specialista interviene sull'ambiente casalingo dando suggerimenti pratici.

Oltretutto il periodo che va dai 2 ai 3 anni dovrebbe essere determinante per ogni bimbo...

Si chiudono molte finestre sensoriali.

Una volta una mi amica psicologa mi ha detto che i genitori odiano gli specialisti, perchè sono quelli che li informano sul disturbo del figlio. Ma non è così: i genitori non se la prendono con loro per quello che comunicano, ma perchè non dicono quanto possono fare la differenza con semplici azioni quotidiane, non li aiutano a preparare quella che chiamo la "valigia per casa".

Il mondo deve dare fiducia alle famiglie, gli specialisti devono trovare le parole: Parole di mamma può essere utile.

Grazie Azzurra per averci detto le tue opinioni con tanta chiarezza e per averci fatto riflettere su tematiche quanto mai importanti.

Un'ultima cortesia: tutto quello che scrivo non costituisce nè sostituisce parere medico.

Grazie di cuore e ancora di più, Azzurra! :)

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