lunedì 4 novembre 2013

Bambini in macchina

Oggi vorrei parlare di un argomento triste, che lascia un macigno sul petto, ma su cui è necessario riflettere, lasciando da parte giudizi e cercando di trovare una soluzione. Sempre più spesso, nelle notizie di cronaca, si legge di bambini abbandonati in auto, che dopo ore di agonia, muoiono per una stupida dimenticanza di un genitore. Proprio la persona che si dovrebbe occupare di lui, che lo dovrebbe curare, lo lascia in macchina, per andare a lavoro tranquillo. Non c'è intenzione.

La prima reazione di fronte a questi fatti è quella dell'incredulità: non è possibile che un adulto sano di mente possa dimenticare il proprio figlio. Certo, a tutti è capitato di lasciare una sciarpa all'attaccapanni di un bar o il cellulare sulla scrivania a lavoro...ma un bambino? La persona più importante della tua vita? No, non è proprio ammissibile.

Quest'estate al mare, mi è capitato per caso di leggere sul settimanale Vanity Fair un articolo di Gene Weingarten a riguardo. Si raccontava di questi fatti avvenuti negli Stati Uniti, dove tra i 15 e i 25 muoiono ogni anno nell'auto del proprio padre o della propria madre. Non si cadeva nel pietismo, ma anzi si raccontavano i fatti con dura imparzialità.

Miles Harrison ha dimenticato il proprio bambino Chase, un figlio voluto e andato a cercare in Russia: l'adozione era l'unico modo per lui e sua moglie, sterile, per diventare genitori. Harrison era un padre affettuoso e amorevole, ma quel giorno si è dimenticato di passare dall'asilo nido prima di andare a lavorare.

Lo stesso è accaduto a Lyn Belfour, madre di Bryce di soli 9 mesi. La donna, veterana dell'esercito, ha dovuto affrontare una notte insonne, occuparsi del figlio di un'amica, portare il marito a lavoro e poi recarsi in ufficio. Anche lei ha tralasciato di passare dal nido.

Gli psicologi lo definiscono il modello del formaggio svizzero: problemi su problemi si sovrappongono come fette di formaggi, ma i buchi rimangono aperti. Si parla di famiglie spezzate: i rapporti di coppia spesso saltano, le lungaggini processuali sono lunghe e dolorose, spesso si tenta il suicidio, perchè i sensi di colpa diventano un giudice inclemente.

Proprio per la frequenta incidenza di questi episodi, si è costituita l'organizzazione Kids and cars che affronta la tematica, estendendola a tutti i pericoli che le auto rappresentano per i più piccoli. Proprio la portavoce dell'associazione promuove l'uso di sensori antiabbandono, che dovrebbero essere commercializzati e magari montati nelle auto dalle stesse fabbriche che le producono. Di recente ho letto dell'esistenza di una app per smartphone, Infant Reminder con lo stesso utilizzo.

Weingarten scrive:

Non accettiamo di assomigliare a questi genitori: sarebbe troppo terrificante per noi. Quindi devono essere mostri.

Probabilmente, pensare che potrebbe succedere a chiunque, potrebbe fermare un fenomeno destinato negli ultimi anni ad un terrificante aumento.

2 commenti:

  1. Forse la fretta, forse i pensieri che angustiano ogni adulto, hanno distratto migliaia di genitori in tutto il mondo causando immani tragedie e lo stillicidio dei bimbi dimenticati nei veicoli.
    Realizzata a Messina, Infant Reminder è la prima applicazione al mondo, per smartphones e tablets, totalmente gratuita e utilizzabile in tutto il mondo, in grado di scongiurare il pericolo di dimenticare i bambini nei veicoli.
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    1. Avete avuto una buona idea! Darò un'occhiata all'intervista :)

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