domenica 15 marzo 2020

Come spiegare ai bambini cosa sta succedendo

Vi anticipo: una risposta univoca non esiste. Ogni bimbo ha una sua sensibilità, ha una sua modalità di comprensione.

Che sia il periodo di quarantena che stiamo affrontando, che sia spiegare la morte di una persona cara, che sia parlare con i bambini di cose che fanno male anche a noi, la sincerità è fondamentale, come lo è dire cosa proviamo.

Nei social ho visto canzoncine ecartoni animati a tema: scegliete voi. Io a mio figlio di due anni ho detto che è proibito uscire perché c'è una malattia pericolosa e se la prendiamo dobbiamo andare in ospedale.

Ho scelto parole semplice e familiari. Non sono scesa in troppe spiegazioni, che lo avrebbero confuso. Gli ho confessato che mi annoio e mi innervosisco anche io.

Dare un nome ai nostri sentimenti è importante per loro: iniziano a riconoscerli, non si vergogneranno di quello che provano, si sentiranno accolti. Non è sbagliato essere tristi o arrabbiati.

Certo, non carichiamoli di ansie!

Teseo voleva uscire e quando gli ho detto di no, inscenando una tragedia che Mario Merola è un dilettante I'm confronto. Mi sono seduta accanto a lui per terra: era sdraiato e batteva i piedi.

Gli ho detto che Aveva ragione. Anche io mi sarei messa a piangere ma siamo obbligati a stare in casa. Guardiamo il lato positivo: passeremo tanto tempo insieme.

Lui allora ha smesso e mi ha abbracciata forte. 

Ci sono anche le volte in cui perdo la pazienza e urlo come un'aquila dalla disperazione : siamo umani, lo stiamo imparando. 

Nessun commento:

Posta un commento