sabato 11 febbraio 2012

Perchè i bambini si picchiano?

Ogni anno in ogni sezione in ogni nido sorge lo stesso problema: i bambini si picchiano e nonostante le educatrici facciano il possibile per sorvegliarli, capita di rimandare a casa spesso bimbi graffiati o morsi. Il dispiacere che si ha nel consegnare un bambino "segnato" è tanto perchè non dovrebbe succedere, ma allo stesso tempo abbiamo la consapevolezza dell'inevitabilità dell'accaduto.

L'allarme e il malcontento manifestato dai genitori in queste situazioni è altrettanto scontato e giustificabile: non è bello riportare a casa un bambino con un morso sulla guancia. Scattano i sensi di colpa per averlo lasciato in un ambiente poco sicuro, la paura per un possibile trauma del bambino, la rabbia nei confronti di quegli adulti che sono lì per vigilare. 

In questi casi l'unica cosa da fare e parlarne insieme manifestando i propri sentimenti al riguardo per trovare una strada comune. Come servizio educativo, dovremmo rassicurare le famiglie spiegando che i bambini non si picchiano per le stesse motivazioni degli adulti, che in alcune fasce d'età mordere è una sorta di modalità comunicativa, che la gestione dell'aggressività è una tappa dell'autonomia. Dovremmo spiegare come lavoriamo per prevenire tali episodi (magari con percorsi sulle emozioni) e come interveniamo nei casi di scontro.

A casa il bambino è da solo, circondato da adulti che lo accontentano, ma al nido si ritrova a confrontarsi con altri compagni che sono al suo pari e hanno i suoi stessi bisogni. Imparare ad aspettare, a rispettare l'altro, a condividere fa parte del processo di crescita e del progetto di ogni nido. 

Come adulti, dovremmo trovare la strada per collaborare e mostrare ai più piccoli che nonostante sia difficile fidarsi l'uno dell'altro, possiamo andare insieme nella stessa direzione semplicemente perchè condividiamo lo stesso obiettivo: il bene del bambino.

4 commenti:

  1. Ciao! Sono Naila, nuova nel mondo dei blog, ho iniziato da poco con il mio :) Devo dire che il tuo è interessantissimo! Faccio l'educatrice da 2 anni e ci sono delle cose che non avevo valutato. Ho una domanda però, cosa intendi quando dici che "la gestione dell'aggressività è una tappa dell'autonomia"? Spesso i bimbi litigano, oppure si danno le sberle a caso senza sembrare neanche arrabbiati ma annoiati. Però l'autonomia cosa c'entra? Se riesci a rispondermi sarei molto grata! =) Grazie! ciao!

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    1. Ciao Naila! Il tuo interesse mi fa molto piacere e grazie per essere passata dal blog. A mio parere, la gestione delle emozioni in generale rappresenta una tappa fondamentale per crescere. Ovviamente le più difficili da controllare sono le emozioni negative: rabbia, frustrazione, noia. Quando un bambino le prova e come se l'unico modo per esprimerle sia attraverso la corporeità e talvolta si sfocia nello schiaffo, nella spinta o nel morso. Ecco, imparare a incanalare quel surplus di energia, verbalizzandolo o esprimendolo con la fisicità ma non in maniera lesiva verso gli altri, è una grossa conquista. L'adulto non deve più intervenire (o deve farlo in maniera minore) per contenere l'emozioni dei bimbi e iniziare a sviluppare una maturità emotivo-affettiva è per me strettamente collegato con il rendersi autonomi dalle figure adulte. Forse ho semplificato un po' il mio pensiero...però confrontarsi è sempre una grande ricchezza! :) Grazie ancora Naila! Ciao!!

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    2. ciao sono Giulia, maestra d'asilo nido dal 2006, come già detto da Vale credo che la spinta o il morso sono i primi approcci che un bambino ha verso l'altro, noi adulti dobbiamo insegnare loro il giusto modo di relazionarsi, diverso dal morso o dalla spinta. Saper gestire emozioni così forti come la rabbia è complicato. Il litigio tra coetanei è un importante tappa evolutiva per il bambino crea delle relazioni, comunica con l'altro.
      I bambini piu grandi spesso risolvono gli scontri tra di loro ed è importantissimo per loro... sono riusciti a risolvere una situazione da solo....come un grande .... :))

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    3. Ciao Giulia! Sono molto contenta di leggere il tuo commento e la tua condivisione di idee. Sì, la rabbia è proprio un importante tappa evolutiva: litigare, utilizzare mezzi fisici per comunicare disagio ed arrivare poi a discuterne a parole e a contenere l'aggressività è un processo lungo, che deve essere accompagnato dall'esempio dell'adulto. Alla prossima, collega! ;)

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