Guardo Rossella nelle foto su Internet e subito mi ispira
simpatia: è una bella ragazza, dai lineamenti eleganti con capelli di seta
nera, infiniti. Tanti ce l’hanno nel cuore e Internet si è mobilitato per lei:
Fiorello ha proposto di sostituire l’immagine del profilo di Twitter con quella
della ragazza sarda e oggi, 29 febbraio 2012, è stato istituito un blogging
day, nel quale ogni blog aderente dedicherà un post alla sua vicenda.
Per non dimenticare.
Perché altrettanti l’hanno fatto… Rossella non ha suscitato
i clamori della cronaca, nessun telegiornale le ha dedicato servizi che
sviscerassero i lati più reconditi della sua vita, pochi giornali hanno seguito
il suo caso. Forse perché era una ragazza talmente normale.
![]() |
tratta dal sito a lei dedicato |
Rossella lascia la Sardegna per studiare a Bologna
Cooperazione Internazionale, lavora per il CISP - Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli come
coordinatrice di un campo profughi nel Sud dell’Algeria e proprio lì è stata
rapita con due volontari spagnoli nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 da
alcuni uomini armati del Mali. Da allora le notizie sui tre sono incerte e
frammentarie: si parla di un video in cui si presuppone che i tre prigionieri
visibili siano proprio loro, si azzardano nomi sul gruppo che li tiene reclusi,
ma l’unica certezza sembra essere il fatto che la ragazza sia ancora in vita e
sia in buone condizioni di salute.
Allora uniamoci al coro
che chiede la liberazione della ragazza: magari non serve a niente, ma di
sicuro mantiene vivo l’interesse per Rossella che sicuramente a modo suo, con
il suo lavoro voleva un po’cambiare il mondo per renderlo un posto migliore per
tutti, senza nessuna prigione.
FREE ROSSELLA!
Nessun commento:
Posta un commento