Nei nidi si esce più spesso e volentieri: è quasi un
dispiacere distogliere i bambini dai loro giochi di manipolazione con la terra,
di osservazione di fiori e foglie e di corse sfrenate nei prati. Si pensano
anche attività a tema, specialmente in previsione della Pasqua e del
conseguente (eventuale) lavoretto da portare a casa ai genitori.
Il libro che accompagna il cd di Lauzi, illustrato da Altan, editore Gallucci |
Ovvio che sfruttare le potenzialità di uno spazio aperto e
naturale è una naturale continuazione col tema della rinascita che offre spunti
e idee continue: piantare, coltivare, guardare, raccogliere, accarezzare,
annusare, fare pic nic. La primavera fa rinascere anche i sensi! E’poi
importante per il bambino vivere questo spazio altro, non racchiuso da quattro
mura sia per la motricità (e di conseguenza tono muscolare, postura,…) sia per
le potenzialità immaginative e conoscitive che il mondo vero ha sui più
piccoli.
Per quanto riguarda attività grafico pittoriche i colori
della primavera offrono un’ampia gamma di sperimentazioni: si possono fare
timbri di fiori, spugnature di coccinelle, impronte di mani che diventano
farfalle.
Un anno al nido, associammo la stagione anche a un animale
che con la primavera si risveglia, la tartaruga. Ne facemmo arrivare una al
nido con cui i bambini poterono giocare, leggemmo libri illustrativi e
guardammo anche brevi filmati sull’argomento. Un bel filo conduttore fu
sicuramente la canzoncina di Bruno Lauzi, che insegna ad assaporarsi la
lentezza.
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